Motocicliste Italiane
LE CAMPIONESSE ITALIANE 2008
ALESSIA POLITA (Superstock 600)
PAOLA CAZZOLA (Superstock 1000)
Hanno vinto il titolo quest’anno e sono di certo tra le protagoniste del motociclismo femminile velocità, in Italia come in Europa.
Da 5 anni ovvero da quando è nato il primo Trofeo Motocicliste nel 2004, poi diventato Campionato e, l’anno successivo, la prima Coppa Europea femminile.
Protagoniste e rivali in gara, amiche fuori, due personaggi di grande personalità e simpatia, Alessia e Paola disputeranno insieme il prossimo 30 novembre la gara di Endurance a Vallelunga.
Un equipaggio femminile tutto da seguire, le due antagoniste nella stessa squadra, in sella a una stessa moto, per vincere insieme e dimostrare al tempo stesso chi delle due e' la piu' forte.
Una sfida appassionante e tutta da seguire, che preannuncia il duello che vedremo nel 2009 quando il Campionato femminile si terrà su una sola categoria, la 600 Superstock, e una soltanto potrà conquistare il titolo di campionessa.
UNA INTERVISTA "FACCIA A FACCIA" PER CONOSCERE PIU' DA VICINO QUESTE DUE GRANDI SPORTIVE
http://www.motocicliste.it/campionato/pilote/2008/campionesse2008.asp
Del Team Red Rabbit seconda assoluta nel campionato Roadster Cup classe 1000
Nell'ultima gara, nel circuito di Franciacorta il 14-15 Ottobre 2007, si é classificata terza!
18 Novembre 2007, 200 Km di Endurance al Mugello
Alcune delle motocicliste Italiane che disputano i vari campionati nazionali e non, tra le quali Denardi, Cazzola , Marchetti , Grasso e la Pezzilli .
Non c'è dubbio! e non so se si può dire.....ma queste sono donne con le palle!! Forza azzurre! (o rosa!) MotoRazzo tifa per voi! |
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Denardi | Marchetti | Cazzola | Valentini | Grasso | Picariello | Pezzilli | Zaccardi |
CALENDARI 2009
Non solo pista per le motocicliste Italiane, ma anche fuori....e anche in questa disciplina si sono cimentate con tutta la passione che le distingue e con la loro gioia di vivere anche questa sfumatura del mondo delle MOTO!!
ENDUROSE
www.donnefuoridistrada.it
Così scrive Paola Furlan (presidente di motocicliste.net): |
Saremo il vento C'è stato un tempo per guardare, un tempo per imparare, uno per provare e poi, finalmente, uno per andare.... Guardavamo quando all'inizio non eravamo mai entrate in un paddock, non avevamo mai visto da vicino pistoni e forcelle, cilindri e sospensioni...guardavamo le moto sfrecciare, senza capire dove e perché stessero andando, senza conoscere né immaginare il piacere di farsi graffiare dal vento e dall'asfalto; guardavamo quegli uomini che alla cura delle persone sovrapponevono la cura delle cromature più segrete della propria motocicletta. Guardavamo. Un pò da lontano, da un angolo nascosto, senza che nessuno si accorgesse. Un pò imbarazzate da questa curiosità abbiamo guardato a lungo. Imparavamo. Dai nostri amati Talami imparavamo a riconoscere il suono del due tempi dal quattro, la rotazione che un motore a due cilindri o a quattro imprime alla moto, a distinguere il rosso Ducati dal Guzzi; a contare sul palmo della mano i bulloni arruginiti di un v35, a regolare- chine nel porgere una chiave a 12- le puntine incrostate di un vecchio due tempi Cecoslovacco. Addette qualche volta al rabbocco dell'olio, misuravamo coi polpastrelli quel grasso che trasuda per un gommino ormai consunto; assorte a far girare ritmicamente una gomma posteriore, imparavamo ad ingrassare la catena, a controllare la tensione. E finalmente, sulle rigide selle d'un tempo, abbracciate ad un fratello, un padre, un fidanzato, un amico, ci abbandonavamo ai profumi della primavera ed al vento. Dai nostri amati Talami imparavamo. Finché un giorno, per caso, ci si ritrova a pensare a come potrebbe essere a stare li davanti, con le mani sul manubrio e i moscerini sulla visiera del proprio casco. A come deve essere quel senso di libertà che si prova quando sei da sola e le cose ti corrono incontro. E il gas che tu dai col polso destro e la velocità con cui decidi di attraversare quelle cose; é il tempo che tu hai per reagire; é il ritmo, lento e tranquillo, oppure immediato o veloce, con cui in quel momento ti va di vivere, conoscere, rispondere. Quando non c'é nessuno, proprio nessuno, ma te soltanto, a dirti cosa fare. Così abbiamo provato. Nei cortili, nei parcheggi, nei paesi deserti, nelle città abbandonate d'Agosto. Con le moto più malandate, con gli avanzi di garage, ma qualche volta anche coi gioielli di famiglia- prove di fiducia e di amore inestimabili. ......Finché, finalmente, viene un tempo per andare. Andare, da sole e incontrare altre motocicliste; andare, da sole e rimorchiare surfisti; andare al mare e dormire in tenda con la moto accanto, che guardi attraverso la zanzariera prima di addormentarti; andare, in compagnia e ingarellarsi cogli amici; andare in pista e sentire solo te, il gas e le pedane grattare; andare in due e fermarsi al tramonto. Semplicemente, andare in motocicletta. |
Paola se ti metti così non vale!......ci fai morireeeeeeeeeee!! |